GLI STUDI
Sandra Chistolini
Studiosa di figure rappresentative nella pedagogia della scuola contemporanea
Pedagogista e docente universitaria italiana.
Svolge per prima in Italia la ricerca scientifica sull’educazione nella scuola dell’infanzia secondo il Metodo Sperimentale Pizzigoni.
Stimatrice e divulgatrice dell’opera educativa di Sara Bertuzzi.
Collaboratrice di Sara Bertuzzi nella classificazione dei materiali e documenti pedagogici sul Metodo Sperimentale Pizzigoni.
Creatrice del Fondo Pizzigoni per la scuola dell’infanzia.
“La rivelazione di questa pedagogia vivente ci insegna ad aver fiducia nell’opera educativa grandiosa che qui si rinnova quotidianamente”.
Sandra Chistolini
Sandra Chistolini ha iniziato ad interessarsi al Metodo Sperimentale Pizzigoni nella scuola dell’infanzia intorno al 2004, fin dall’incontro con Sara Bertuzzi, quando è nata una stretta collaborazione intesa a conoscere lo sviluppo del Metodo nell’asilo della Rinnovata ed in altre scuole dell’infanzia di Milano.
Sara Bertuzzi ha condiviso la sua formazione al Metodo Sperimentale Pizzigoni con Sandra Chistolini, e le ha donato tutto il materiale pedagogico.
Insieme hanno lavorato alla sistemazione dei documenti testimonianza di circa 30 anni di studio e sviluppo del Metodo Sperimentale.
Per formare gli insegnanti al Metodo Sperimentale Sandra Chistolini ha creato il Fondo Pizzigoni collocato presso il Dipartimento di Scienze della Formazione nell’Università degli Studi Roma Tre.
Il giorno 15 ottobre 2020 è costituita l’Associazione per la diffusione del Fondo Pizzigoni ETS, fondatrice e presidente Sandra Chistolini, soci fondatori Matteo Villanova e Rosa Maria Lacerenza.
SANDRA CHISTOLINI
Note biografiche
Sandra Chistolini è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale nell’Università degli Studi Roma Tre. I suoi interessi scientifici sono di carattere comparativo e riguardano l’intercultura, la cittadinanza, la violenza domestica, l’outdoor education, le scuole di metodo, l’educazione ai valori coniugati all’interno della ricerca epistemologica generale per la ridefinizione dello statuto fondativo della pedagogia.
Dirige la rivista Il Nodo ed è nel Comitato degli esperti di periodici e di Commissioni governative. Componente in diversi Collegi di dottorato, partecipa all’associazionismo disciplinare ed interdisciplinare di Siped, CIRPED, APEI, CiCe e CiCea. È stata vicepresidente dell’AIDU Associazione Italiana Docenti Universitari e Coordinatrice nazionale per l’Italia dell’Erasmus Academic Network Children’s Identity and Citizenship in Europe.
Ha istituito l’insegnamento di Pedagogia della cittadinanza nei corsi universitari di formazione degli insegnanti. È responsabile di programmi Erasmus Plus, Jean Monnet, aderisce alla Cattedra Unesco dell’Università di Cipro (Gender Equality and Women’s Empowerment) e dell’Università di Brasilia. Tutore volontario per i Minori Stranieri Non Accompagnati. Dal 2012 è citata nel Who’s Who in the World.
La scoperta di pedagogie interessanti
La ricerca sulla pedagogia di Giuseppina Pizzigoni rientra in un’ampia ricognizione scientifica sulle scuole di metodo iniziata nel 1987 presso la Cattedra del prof. Mauro Laeng nella allora Università La Sapienza, e con riferimento specifico agli educatori indiani, come Tagore e Gandhi, e alla Scuola Rudolf Steiner diffusa a livello mondiale.
Quest’ultimo studio è proseguito per oltre trent’anni annoverando pubblicazioni decennali che hanno delineato la progressiva espansione della pedagogia Waldorf, soprattutto in Italia.
Le scuole di metodo permettono di conoscere la profondità dei fondatori e delle fondatrici, protagonisti e protagoniste di grandi intuizioni pedagogiche che continuano a essere di insegnamento per tutti.
Lo studio sulla permanenza e la consistenza del Metodo Sperimentale ideato da Giuseppina Pizzigoni inizia intorno al 2004 e da allora non si è mai arrestato.
Maestre e discepole
Il felice incontro con alcune discepole della proposta pedagogica della fondatrice della Scuola Rinnovata di Milano, ha talmente appassionato da diventare una responsabilità morale alla divulgazione dell’ideale e dell’opera di chi ha vissuto interamente la vocazione dell’insegnante immedesimandosi nell’oggetto di studio, si potrebbe addirittura dire personificando la stessa educazione.
Quella pensata e realizzata prima da Giuseppina Pizzigoni e poi da Sara Bertuzzi è probabilmente il tipo di educazione che forse tutti vorremmo per le bambine e per i bambini delle nostre scuole dell’infanzia. Arte dell’educazione, scienza della pedagogia, filosofia di quella scienza, come amava ripetere Mauro Laeng, il professore emerito che ha lasciato alla pedagogia italiana una Enciclopedia Pedagogica di portata internazionale.
Il Metodo Sperimentale ha una base artistica, e questo lo rende unico nel suo genere. Rincorre la bellezza della natura e suscita nel bambino curiosità e conoscenza, educandolo alla formazione di una personalità aperta al mondo.
PROGETTO ARTIS
Dalla scuola all’aperto al Progetto ARTIS
I bambini educati all’aperto sono in grado di muoversi in uno spazio ampio e libero che diviene spesso il luogo nel quale creare, inventare e fantasticare. Nell’ambiente naturale i piccoli possono creare progetti destinati ad essere raccontati con proprietà di linguaggio e ricchezza di dettagli, come sottolineato dall’importante focus sulla outdoor education del Metodo Sperimentale Pizzigoni.
Abbiamo proposto e sperimentato il processo di crescita intellettuale con alcune scuole comunali dell’infanzia all’aperto situate nel XIII Municipio di Roma Aurelio inserite nel progetto ARTIS – Accessibilità Roma Tre Innovazione tecnologica Sostenibilità dell’Università degli Studi Roma Tre.
Nell’ambito del progetto, i bambini di cinque anni hanno visitato il giacimento pleistocenico di Polledrara di Cecanibbio, conosciuto come il Cimitero degli elefanti, ed hanno poi ricreato il sito a scuola. L’intero percorso pedagogico è descritto nel primo video qui di seguito.
I bambini sono stati in grado di apprendere e comporre insiemi di parole in una forma interamente originale ed autentica. Possiamo ben comprendere come la trasformazione dell’esperienza di formulazione linguistica contenga l’origine del linguaggio che procede dalla fase antica alla fase più evoluta, fino a comporsi in una proposizione più prettamente scientifica. La formazione al Metodo Sperimentale e all’educazione all’aperto prosegue lungo percorsi di innovazione tecnologica tra accessibilità al territorio e sostenibilità culturale, come ribadito da Sandra Chistolini nel secondo video pubblicato qui di seguito.
La documentazione del progetto ARTIS, Scuola all’aperto e Outdoor Education è disponibile online.